Bicicletta Graziella
Bicicletta Graziella
Nella mente di tutti noi è impressa l’immagine della bicicletta Graziella: semplice ed elegante, rievoca immediatamente l’atmosfera degli anni ‘60. Era infatti il 1964 quando, su progetto di Rinaldo Donzelli, la Carniello di Vittorio Veneto presenta un’assoluta novità nel campo delle due ruote: una bicicletta piccola e pieghevole che avrebbe rivoluzionato il mercato ciclistico negli anni a venire.
Fino agli anni ‘50 la bicicletta era pensata come un mezzo di trasporto povero, tipico degli operai che non potevano permettersi di meglio. La Graziella bicicletta, col suo stile elegante e la sua praticità, diventò invece il simbolo di quello spirito di libertà e anticonformismo che caratterizzava la gioventù benestante del secondo Dopoguerra. La mancanza della canna orizzontale, la cerniera centrale, le piccole ruote, la sella e il manubrio rimovibili permettevano di piegarla e riporla in qualsiasi portabagagli. A seguito del suo incredibile successo, molte marche minori cominciarono a produrre la loro bicicletta tipo Graziella, contribuendo a diffonderne l’immagine.
Nel 1971, la Carnielli decise quindi produrre una nuova serie per differenziarsi dalla concorrenza. Nacque così una nuova Graziella con ruote di 20’’ e con i dettagli inconfondibili che tutti conosciamo: il portapacchi in tinta, il classico campanello con la G, il fanale incorporato nel telaio.
A partire dalla bicicletta Graziella anni ‘60, il mondo ha visto susseguirsi una lunga serie di versioni speciali che hanno impresso la Graziella nella mente di tutti noi.
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